Durante la propria vita, non sono rari i casi di carie ai denti, una problematica assai diffusa in tutto il mondo. Spesso, proprio perché così comuni, si tende a sottovalutarle: nulla di più sbagliato! Le carie infatti sono vere e proprie infezione che come tali vanno trattate tempestivamente e in maniera adeguata. Qualora non si provvedesse in tempi brevi, potrebbero infatti sorgere conseguenze più complesse come piorrea, gengivite, pulpite, cisti dentarie, ascessi e granuloma dentale che, nei casi più gravi, portano alla totale distruzione del dente.
Sintomi di un dente cariato
Le carie erodono i tessuti duri dei denti servendosi di microrganismi che agiscono nel cavo orale. Possiamo operare una distinzione tra i vari tipi di carie, per cui avremo carie croniche, acute, centrali, senili, secche, recidivanti, causate da vapori acidi o da radiazione ionizzanti.
La principale responsabile delle carie è un’inadeguata igiene orale. I fattori scatenanti, nello specifico, possono essere endogeni come nel caso della riduzione della saliva o peculiarità legate alla struttura dei denti, oppure esogeni, ed esogeni (fumo, placca, alimentazione scorretta).
Prevenire le carie
Il primo alleato contro l’insorgenza della carie è una corretta igiene orale: lavare dunque bene e a fondo i denti, non tralasciano le zone più difficilmente raggiungibili, come gli spazi tra i denti. Sarà utile una visita dentistica una volta ogni sei mesi così da verificare lo stato di salute della propria dentatura. Nel contempo, osservare poche buone norme preserveranno almeno parzialmente dal rischio di carie. Tra queste:
• scegliere lo spazzolino adatto alle proprie esigenze;
• impiegare dentifrici e collutori ricchi di fluoro, sostanza che fortifica e mineralizza i denti;
• lavare i denti dopo ogni pasto;
• usare il filo interdentale.