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Come agire contro la carenza di concentrazione

Non è raro che si avverta la difficoltà di concentrarsi come si dovrebbe, per i troppi carichi di impegno, per contingenze avverse o ancora per una condizione di stress latente o meno. Alla base dei cali di concentrazione o alla difficoltà di mantenerla sufficientemente possono esserci diversi fattori, di lievi entità o più importanti. Una buona autoanalisi servirà a capire cosa c’è all’origine di tutto ciò.

I motivi che si nascondono dietro i cali di concentrazione

Se da un lato, i cali di concentrazione possono essere indotti dall’abuso di determinate sostanze (in primis stupefacenti, alcol e ansiolitici), da preoccupazioni e distrazioni di diversa natura, dall’altra la causa può essere rinvenuta anche in alcune patologie. Tra queste: disturbi d’ansia, malattie neurologiche, anemia. Solitamente il calo di concentrazione si accompagna ad uno stato di stanchezza, sonnolenza, mal di testa e, in alcuni casi, a vertigini.

Quali rimedi per i cali d’attenzione?

Un calo di concentrazione può essere del tutto normale se relegato ad un periodo breve, ma necessita di un opportuno approfondimento qualora diventi una costante. Bisogna in ogni caso rinforzare i processi cognitivi, partendo proprio da quei fattori che inducono a difficoltà di concentrazione.

Uno stile di vita sano è il primo valido alleato contro i cali di concentrazione. Vivere in modo equilibrato significa mangiare bene, fare una regolare attività sportiva e dedicare al riposo il giusto numero di ore. Il medico potrà anche indicare alcuni integratori specifici a base di magnesio, selenio, potassio e vitamina C, oltre a farmaci laddove strettamente necessari.