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Alitosi: alimentazione e fumo i principali responsabili

I rapporti con gli altri sono la base delle interazioni sociali che si fondano soprattutto sul dialogo. Va da sé che un alito cattivo sia un ostacolo non indifferente nella comunicazione, soprattutto perché va a pregiudicare la serenità di chi ne soffre. Ma cosa c’è dietro l’alitosi? Acidi e zuccheri dei residui alimentari restano tra i denti, per cui poi fermentano e infine si putrefanno. La putrefazione genera il cattivo odore, il sintomo principale dell’alitosi.

Alitosi: quali motivi?

Alimentazione e fumo sono i principali responsabili dell’alito cattivo, ma facciamo un’opportuna distinzione. Non sono i cibi in sé a provocare questo disturbo, ma sostanzialmente quegli alimenti troppo complessi o grassi che tendono a rendere la digestione più lenta. Il fumo invecenon solo causa alito cattivo ma può anche agevolare l’insorgenza di alcune malattie del cavo orale. Dietro l’alitosi possono però celarsi ben altre patologie che non riguardano il cavo orale, tra cui tra cui il diabete, il reflusso gastroesofageo, la sinusite, il raffreddore, il malfunzionamento dei reni.

Come contrastare l’alitosi

Una scrupolosa igiene dentale è la prima grande alleata contro l’alitosi. Ricordate che è buona prassi recarsi dal dentista almeno due volte l’anno: sarà lui a sincerarsi o meno del buono stato di salute di bocca e denti.

Intanto sarà vostra premura usare filo interdentale, dentifrici e collutori specifici antibatterici, spazzolini ergonomici, senza mai omettere di concentrarsi anche sulla lingua dove si annidano vari microrganismi.

Infine, qualora le cause dell’alito cattivo provengano dall’interno sarà necessario indagareopportunamente.