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Pertosse, vaccino e cura farmacologica

La pertosse rientra tra le malattie a carattere batteriologico, tipiche dell’età neonatale. Risulta piuttosto semplice rendersi conto della manifestazione della patologia, dal momento che il bambino tende a tossire in maniera forte e insistente, trovando difficoltà nell’alimentarsi e arrivando in alcuni casi anche al vomito.

Tosse acuta, il principale sintomo della pertosse

All’origine della pertosse c’è un batterio,il Bordetella pertussis, il quale aderisce alle vie respiratorie e rilascia una tossina in grado di irritare la zona, scatenando dunque una tosse stizzosa. Il vaccino è l’unico modo per combattere la pertosse, che può essere diagnosticata tramite l’analisi del sangue e delle secrezioni nasali.La pertosse èmolto contagiosa e si trasmette tramitestarnuti e contatto diretto con chi ne è infetto.

I sintomi più comuni della pertosse, che possono manifestarsi anche nei soggetti vaccinati ma in modo più lieve, sono:

• Tosse intensa:

• febbre;

• congestione nasale;

• apnea;

• stanchezza.

La pertosse regredisce in circadieci giorni, ma potrebbe comportare complicazioni come polmonite, convulsioni, encefalopatia, apnea, rivelandosi mortale per l’1% dei casi.

Come curare la pertosse

Nel caso in cui si accertasse tale patologia, si può ricorrere a medicinali prescritti dal medico, nella fattispecie gli antibiotici che rivelano la massima efficacia se somministrati prima che si manifesti la tosse.Sarà inoltre opportuno lavare spesso le mani, bere molto, evitare l’esposizione a sostanze irritanti come il fumo e seguire scrupolosamente i consigli del m