L’insonnia è un territorio tanto vasto quanto ancora non completamente esplorato. In molti pensano che sia sinonimo di mancanza di sonno, ma ci sono tante varianti che contribuiscono a rendere il disturbo molto più complesso. L’insonnia infatti non solo è riconducibile all’assenza di sonno, ma anche alla difficoltà di addormentarsi, al sonno frammentato, all’incapacità di dedicare al riposo il giusto numero di ore. Se il disturbo ricorre con una certa frequenza, allora è il caso di indagare per scoprire le cause per agire su di esse.
Gli adulti hanno bisogno di dormire 7/8 ore a notte per rigenerarsi, ma gli insonni non riescono ad osservare questo ritmo naturale. Questo disturbo subisce un peggioramento man mano che si va avanti con gli anni e reca un profondo disagio a chi ne soffre.
Parleremo di insonnia acuta (generata solitamente da traumi o periodi eccessivamente stressogeni) se il fenomeno è relegato ad un tempo breve; di insonnia cronica, se il disturbo si verifica almeno più volte durante la settimana per vari mesi consecutivi.
Le tante cause dell’insonnia
Una persona può andare incontro ad insonnia per diversi motivi: un materasso troppo duro, una camera troppo calda o troppo fredda, un’atmosfera dove sia presente qualche fonte di luce, troppo rumore. Tuttavia le cause scatenanti sono maggiormente legate alla sfera psichica, e dunque ad ansia, depressione, stress. Questi, oltre alle difficoltà a carico del sonno, si riflettono sul quotidiano anche attraverso l’insorgere distanchezza, irritabilità e mancanza di concentrazione.
Come combattere l’insonnia
Per agire sull’insonnia bisogna agire sullo stile di vita. Bisogna privilegiare attività che agevolano il relax e limitare il consumo giornaliero disostanze eccitanti come caffeina e teina a vantaggio di tisane rilassanti a base di passiflora, valeriana e melatonina. Se l’insonnia dovesse protrarsi nel tempo, sarà il medico ad indagare, indicando poi un’adeguatacura farmacologica o indirizzando il paziente ad un professionista di competenza più mirata.