Se durante il giorno o, più plausibilmente la notte, ti è capitato di strofinare insistentemente i denti, potreste soffrire di bruxismo. Ma di cosa si tratta nello specifico?Il bruxismoè una involontaria contrazione dei muscoli addetti alla masticazione: in pratica si verifica una compressione molto forte dell’arcata superiore dei denti con quella inferiore.
Molto più comunemente, il fenomeno è noto come digrignamento dei denti, di cui spesso è difficile essere consapevole, anche se l’episodio viene poi riferito da chi ci è vicino. Essendo una contrazione inconsulta della muscolatura, il digrignamento dei denti avviene prevalentemente nella fase REM del sonno e, pur durando pochi secondi, gli episodi possono essere diversi nell’arco di poche ore.
Bruxismo primario e bruxismo secondario
Possiamo fare una distinzione tra bruxismo primario e bruxismo secondario. Il primo si verifica allo scopo di alleviare gli stati tensivi e coinvolge soggetti che godono di buona salute, mentre il secondo è legato ad alcuni fattori esterni come l’assunzione di determinati farmaci o sostanze stupefacenti.
Sul digrignamento dentale incide anche la componente familiare nonché la presenza di malocclusione mandibolare o ancora uno stato di notevole stress che trova proprio nello strofinamento dei denti una valvola di sfogo. insorge perché vi è familiarità (parenti che già ne sono affetti) o per altre cause come cattiva chiusura della mandibola o stress associato ad aggressività che viene sfogato in questa maniera. E’ necessario dunque intervenire da subito, al fine di andare incontro a problemi dentali (scollamento gengivale, usura dello smalto, ipersensibilità dentinale o, addirittura, danneggiamento dell’osso alveolare), mal di testa e difficoltà ad aprire la bocca.
Come curare il bruxismo
Ad oggi si attesta che circa 4 persone su 10 soffrano di bruxismo, sia di giorno che di notte. La prima cosa da fare in tal caso è rivolgersi al dentista, il quale potrà consigliare l’uso del biteper evitare lo sfregamento dei denti.
