Non di rado può capitare di avvertire una sensazione di bruciore in bocca, specificamente in corrispondenza delle parti molli come l’interno delle labbra e le guance. Potrebbe trattarsi di afte, dei fastidiosissimi taglietti che interessano appunto il cavo orale. La responsabile è spesso individuabile nella stomatite: una volta curata, i taglietti tendono a regredire. Importante è dunque intervenire quanto prima anche perché le afte sono recidive.
I perché delle afte
L’aftosicolpisce chiunque anche se sono le donne ad essere le più colpite, in particolar modo quelle di età compresa tra i 20 e i 50 anni. Ogni afta ha le sue caratteristiche e solitamente usiamo distinguerle tra afte minori, afte maggiori ed afte erpetiformi: tutte e tre causano l’ingrossamento dei linfonodi della zona circostante.
Ma cosa c’è all’origine delle afte? Senza alcun dubbio un tipo di alimentazione scorretto, carenza di ferro e vitamina B2, il malfunzionamento della flora intestinale, proliferazione batterica nel cavo orale, alterazioni ormonali ed effetti collaterali di interventi ai denti, nonché malattie come AIDS e patologie croniche a carico dell’intestino.
La parte più fastidiosa legata al loro insorgere è il bruciore e il pizzicore che le caratterizzano. Ribadiamo dunque l’importanza di intervenire quanto prima perché le afte potrebbero diventare croniche.
Come curare le afte
Se si interviene sul fattore scatenante, le afte vanno via. In caso contrario, saranno utili farmaci (previ consiglio e prescrizione medica) e rimedi naturali. Relativamente a questi ultimi, sarà utile l’applicazione di tea tree oil, un composto altamente disinfettante,bustine di the o aloe vera che agiscono contro i batteri e agevolano la scomparsa delle afte. Per quanto riguarda i medicinali, solitamente per le afte si usano pomate cortisoniche ad uso orale da applicare direttamente sulle ferite o anche collutori antibiotici e antibatterici.